mercoledì 28 giugno 2017

DI MATTINA...

Forse ho solo bisogno che qualcuno resti.
Dopo aver visto le ombre..qualcuno che dica"  dove andiamo ,ora? "
Forse ho solo bisogno che qualcuno mi scelga, tra tante anime.
Qualcuno che , tra mille mani , prenda la mia.
Forse ho solo bisogno di un sorriso , al mattino. Di quelli disarmanti,  sfacciatamente sinceri, davanti al quale arrendermi.
Forse ho solo bisogno di restare.  Dopo le ombre , "dirmi dove andiamo, ora? "
Forse ho solo bisogno di scegliermi, stavolta. Senza paragoni, incondizionatamente.
Forse ho solo bisogno di prendermi per mano , seriamente e concedermi il sorriso, sincero,di chi si arrende a sè.
Forse ho solo bisogno di me stessa,  con te.
La foto è presa dal web

sabato 17 giugno 2017

LA BILANCIA DELLA NONNA A.

Ricordo la nonna materna e la sua bilancia:di quelle che si vedono ancora ai mercati, tra i contadini. Quelle dai grandi piatti, e il peso in mezzo.. tutte arrugginite .
Ricordo la sua velocità nel pesare e la sua forza nel tenere in alto questo aggeggio .
Le sue mani ossute e con la storia addosso, mani che parlano di lavoro, di campagna e di sveglia presto .
Pensavo alla sua bilancia, stamattina..quando sui piatti immaginari pesavo la mia vita.
-È sbilanciata, - mi dicevo. - un piatto è più a terra,l'altro su. -  -Che significa? Mi chiedevo.
-Eh, che non c'è equilibrio. -  Se ci fosse stata nonna, mi avrebbe dato subito il giusto peso, magari mi avrebbe detto lei dov'è che ho sbagliato.-
Sui piatti ho immaginato che il mio dare e il mio avere fossero delle cose. Le ho posizionate,  e poi ho tirato il peso e lasciato che andasse sulla tacca giusta.
-Non c'è equilibrio,  vedi!!?  Il piatto del dare pesa di più- 
Sarà vero, visto che io questo peso, ora, lo sento tutto.  E sul piatto di quella bilancia immaginaria, mi par di vedere tutti i miei gesti di affetto, comprensione, ascolto, tutti i miei gesti eroici, il mio,esserci sempre , per chi, poi, sarebbe stato assente per me.
E allora , penso per un attimo , che tutto è stato inutile. Se tutto questo dare , alla fine è aver tolto a me stessa, ...beh, si..è stato tutto inutile.  -Davvero!? Lo pensi davvero!?-
-No. Non lo penso davvero. Ho dato. Con tutta la me stessa di allora. E questo mi ha portato alla me di oggi. Di questo istante. Non posso che ringraziare. Perché mettendo tutto in discussione ho visto l'opportunità.
L'opportunità di avere ciò che voglio. Veramente.
L'opportunità di essere e avere pace.
La foto è presa dal web
Buona camicia!

domenica 4 giugno 2017

QUANDO LA VITA TI DÀ DEI LIMONI, TU FATTI UNA LIMONATA.

Crollano i castelli. Solo carta.
Crollano certezze, sentimenti, relazioni.
Persino la passione, quella che pensavi di provare per il tuo lavoro,  ora sembra svanire.
Tu, al centro, osservi .
Lo sgretolarsi simultaneo, quasi fosse un domino, ti sorprende. Intorno.
E ti chiedi, per l'ennesima volta, se non hai sbagliato tu, le valutazioni.
Prendi in mano un pezzo di qualcosa , che immediatamente si dissolve.
Sono tanti i pensieri che si affollano, come le parole che ti scrissero, tanto tempo fa: se tutto intorno a te crolla, non importa. Tu, continua a costruire.
E lo sai che e lo farai ancora e ancora e ancora.
Continuerai a crederci, a sorridere, a meravigliarti.
Continuerai  ad aprire le porte e far entrare. Saranno volti nuovi o amici che hai già: poco importa. Saranno quelli che sceglierai per stare bene. Sarà finalmente quel dare e ricevere che non ti sei concessa prima.
Tu, al centro,  continui ad osservare. In silenzio. Fa male? Dove? Ti senti persa? In che modo?
Crollano i castelli. Crollano certezze, sentimenti, relazioni.
Tutto sfugge ora al tuo controllo. Non è come pensavi fosse. Non va come pensavi andasse.
E sono ancora più vere, ora le parole che ti scrissero :  se tutto intorno a te, crolla, non importa. Tu, continua a costruire.

giovedì 1 giugno 2017

LA SINCERITÀ DI GIUGNO ARRIVA A DISSETARTI COME GOCCE DI RUGIADA.

L'immagine è presa dal web
La tempesta si acquieta e a te questa calma ritrovata un pò ti spaventa.
A volte tuona ancora , come se il passato volesse entrare non dalla porta che hai (?) chiuso, ma da qualche spiraglio lasciato ancora aperto.
Com'è difficile far ordine in questo caos di emozioni, sentimenti e paura.
È come quando cerchi di farlo in camera..e poi ti ritrovi a spostare un oggetto da una parte all'altra, senza un senso apparente, solo perchè la sensazione che provi è quella di far ordine.
Appunto.
È solo una sensazione.
Il fruscio delle foglie sembra un sottofondo ideale per cullarti,  mentre pensi alla domanda fondamentale. Quella che hai evitato,  sommerso con fiumi di colpe e sotterrato con migliaia di parole lette dai libri.
-Ma tu...cos'è che vuoi? -  un abbaiare lontano ti distrae, il fruscio si fa più intenso, e tu sei lì che fissi il foglio vuoto.
Poche ore fa ti sei arresa a ciò che provi . Anche se non ha senso, anche se tutto è lontano , anche se l'orgoglio preme , tu arrenditi a ciò che è.
Lo devi a te stessa. Devi a te stessa la sincerità totale.
Alcune onde dentro te preannunciano altri temporali.
Perchè non sei scesa giù abbastanza, perchè ciò che pensavi d'aver visto era solo l'inizio.
Perché resta sospesa la domanda a cui non hai risposto del tutto:
- Ma  tu...cos'è che vuoi?-