giovedì 13 marzo 2014

IL BIVIO.

Sei ad un bivio. - mi disse con la voce seria. 
Sapeva equilibrare benissimo il suo tono ..ciò che mi diceva passava dalla via del"massi' freghiamocenechelavitaèneraconsfumaturedirosa" per incrociare la via del"oraètempodirifletterebeneunsecondonevàdite, di me.."
Amavo molto le sue telefonate.
Riemergeva dopo tanto tempo, bussando alla mia vita con uno squillo.
E tutto era come la prima volta.
Pioveva, la prima volta...ed io ero vestita troppo leggera per quel pomeriggio freddo di ottobre.
Ricordo tutto come se fosse oggi.
Tremavo,..un po'per colpa del freddo vento un po' per l'emozione. 
Tu eri troppo in la'con gli anni..ed io ero troppo giovane. 
Ma i sentimenti se ne fregano del tempo, dell'età ..delle diverse vite, delle scale sociali...arrivano e ti travolgono.
Senza darti il tempo di capire e scappare. 
Ricordo tutto ..anche che, ad un certo punto per coprire me..hai rinuciato alla tua giacca.
-Sei ad un bivio- mi disse con la voce seria. - ma potrai sempre contare su di me- questo non lo disse...in realtà,  ma io so che sarebbe stato così.  

4 commenti:

  1. Beh, il donare la giacca sottintende già il "ci sono sempre" ;)

    Moz-

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  2. Vero...:-) ma è il dimostrarlo negli anni che ti salda saldamente la fiducia.

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  3. Ci son persone che restano dentro, indifferentemente dai loro gesti...dalla loro presenza.... dal fatto che ci abbiano fatto del male o del bene.
    Son le stesse persone che anche se non presenti fisicamente è come se ci fossere ad ogni successivo bivio :)

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  4. Be' scusa.., chi ci fa' del male spero non resti...se non in un ricordo con molti vaff di contorno! :D meglio trovare chi ci capisce,..al bivio :D

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Buona camicia a te! ^_^