domenica 26 agosto 2018

IL DIALOGO DELLE VERITÀ (LA RESA)

Tu ci credi ai miracoli? Una voce , avevo sentito una voce farmi una domanda. Sono rimasta perplessa per qualche nanosecondo tramutato in eternità,  ferma, con il bicchiere in mano.
Tu ci credi ai miracoli? Stavo istintivamente rispondendo "Sì che ci credo" ma la voce mi precedette, .... " no che non ci credi" mi disse con tutta la fermezza possibile.
Ho pensato che avesse ragione. Che ho passato questi ultimi mesi da mendicante. Che la mia   fiducia era solo superficiale. E quel detto che tra il dire e il fare c'è un abisso avrei potuto benissimo personificarlo io.
È che mi spiazza sempre, quella voce.  Dice la verità. E mi inchioda al muro simbolico delle mie  bugie.
Un periodo pesante. Che sembra non finire mai, ma che nel profondo di me so essere necessario, con tutta la pesantezza e la difficoltà che porta. E la meraviglia, insieme. E la connessione con tutto ciò che mi circonda, insieme.
Un periodo che sembra a volte uno di quei racconti che da piccola mi spaventavano, quei racconti ai "confini della realtà ".. di quelli che vorresti urlare basta! ( e l'ho fatto)  e il mondo si ferma, permettendoti di respirare.
E invece no, che non si ferma niente...nemmeno io, che per l'occhio esterno ferma ci sto da un pò.  È dentro...È dentro che sta avvenendo tutto...
Vecchi schemi polverosi tornano a bussare e chi apre con consapevolezze nuove è qualcuno che mi somiglia, ma non sono io..o almeno non penso..o forse è solo ciò che sono. Non ne sono sicura. Mi muovo con fiducia mentre penso che non ne ho,  so già tante cose mentre mi chiedo cosa succederà.  Non ho fatto nulla, tranne esistere. Esistere, essere.. Mi chiedo con ingenuità fanciullesca se l'essere è mai stato..il mio stato...ho sempre pensato che il fare, l'avere , fossero importanti..Mi hanno insegnato così... ed ora che l'essere lo sto scoprendo, mi chiedo se è possibile tornare indietro.
Tu ci credi ai miracoli? Mi è stato chiesto un mese fa, mentre pensavo di crederci..ma ciò che credevo  era solo superficiale.
Mille veli sono stati tolti, da allora.. mille maschere, mille parodie di una vita senza trama.
Tu ci credi ai miracoli? Mi era è stato chiesto per far sì che mi abbandonassi completamente alle  acque della Vita.
Ma io non so nuotare!  Ed è mentre lo dico che mi vedo rimanere a galla.
Sì,  ora credo ai miracoli. Più di ieri.
Buona camicia

giovedì 2 agosto 2018

LA PRIMAVERA A NOVEMBRE (donne in ri nascita)❤

La foto è presa dal web
E tu dimmelo come le chiami quelle come me. Immature? Permalose?
Per anni ho pensato di dover cambiare in virtù della critica di turno. "Troppo bambina, mi dicevano.  Ridi sempre, mi dicevano. Sei adulta, sii seria." Ho smussato angoli della mia personalità, per compiacere chi sparava bombe con la bocca, per scusare le esplosioni dovevo smettere di prendermela" per così poco".
E tu dimmelo, sì,  dimmi come definisci quelle come me. Abbondanti? Formose?
Per anni ho creduto di non andare bene, con il mio corpo sempre troppo tanto: troppo seno, per le amiche che non ne avevano. "Copri quella scollatura, copri quelle gambe, nessuno ti guarda, con quelle gambe. "  E allora ho coperto scollature, coperto gambe,  mangiato meno, fatto palestra.
E tu dimmelo , come le chiami quelle come me , che alla fine le cose te le dicono come sono. Ora. E se non parlo , fidati , le leggi chiaro chiaro sul mio viso, che quello non nasconde , non lo sa fare.  !!!!!! 
E dimmelo come le chiami, ancora, quelle come me.. che ci credono ancora, nonostante le porte in faccia, alla magia della Vita, al sorriso di un'amica ..alla carezza di un uomo.
Per anni ho pensato di dover cambiare in virtù della critica di turno, per amicizia , per amore..
Sempre troppo o troppo poco.
Oggi un  cerchio che si chiude, dopo un viaggio lungo lungo dentro me stessa.
Per concludere che IO mi vado bene così.  Con i margini di miglioramento che appartengono a tutti gli esseri umani.  Ma IO, mi  vado bene così.  Ora lo so.  Con le mie ombre, ma anche con le mie luci. E amo di me che ci credo ancora alla magia della Vita, nonostante tutto.
Amo il mio sorriso, che porto a spasso tra la gente... amo quella che sono, ora come ieri.
Buona camicia!