giovedì 3 aprile 2014

QUANDO APRI UN BLOG.

Quando apri un blog lo fai per cento , mille motivi.
Credo principalmente per se' stessi.  Almeno a me e' successo di farlo per questo motivo.
Per ben due volte. 
Mi piace scrivere ( il BOH! e' il diario di bordo di una cuoca che ama scrivere) .
Scrivo dall'alba dei tempi..ero l'adolescente dei diari segreti.( quelli con il lucchetto..)( che poi , figurarsi a che serviva il lucchetto) . Poi, ero "l'adulta" con il diario della sua avventura tra le montagne ( causa trasferimento lavorativo) . Poi sono stata la socia in una avventura epistolare durata moltissimi anni con la Giuly . Fiumi di lettere in cui il "ciao come stai " non figurava mai.
Erano tutte storie inventate...racconti della nostra vita quotidiana "fiabeggiati " magnificamente.
Puro divertimento.
Puro sfogo (anche)  di situazioni  strette come cappi intorno al collo.. e si scriveva..e scriveva..
Perche' scrivere e' ( a mio avviso, modesto avviso) terapeutico.
Scrivere fa' bene alla salute ( questa dicitura dovrebbe essere inclusa in tutti gli scritti) .
Alla propria.., certo...ma anche all'altrui.
Alla salute di coloro che ti leggono.
Perche' puo' capitare che, chi ti legge..si rivede nelle tue parole.
A volte questo rivedersi e' comico, positivo...altre e' ..terapeutico.
Quando , l'anno scorso..ho perso il mio adorato papa', avevo un disperato bisogno di una terapia.
Da qualche parte lessi una frase : 
 "non chiudere la porta: il dolore non puo' uscire, la gioia non puo' entrare.!"
Ero io!
Allora ho deciso di vivere il dolore, tutto quanto....come? Con la sola cosa che sapevo/amavo fare: scrivere.
Cosi' ho aperto un blog parallelo.
Ho scritto per un anno intero ..dapprima quasi tutti i giorni..poi via via..meno frequentemente.
Finche'..all'anniversario . il primo anniversario .l'ho chiuso.
Terapeutico.
Il blog parallelo mi ha aiutata tantissimo..a tirar fuori il dolore..a sorridere dei ricordi..a trovare la via per dare un senso alla perdita ed un nuovo senso alla mia vita.
Ero convinta che nessuno l'avesse letto.( anche se,..nello scrivere volevo davvero essere utile a qualcuno)
Ma non mi importava...perche' la terapia era solo per me. 
Stasera ho aperto la casella di posta del blog parallelo. Non l'avevo mai fatto, giuro!
Vi trovo tre  mail..di tre  donne..
Tutt'e tre  mi ringraziano .tutt'e tre hanno perso un genitore.
Tutt'e tre hanno trovato forza e conforto nelle parole tirate fuori dal mio dolore.
Tutt'e tre cercheranno di vivere il dolore per far posto alla gioia.
Quando apri un blog lo fai per te stesso . E' la tua terapia. 
Ma quando la tua terapia diventa quella di qualcun altro....eh..beh...allora e' diverso.
Provi una grande soddisfazione....quella che deriva dall'esser stato in qualche modo utile! 
 buona camicia! :) 




12 commenti:

  1. Tesoro mio,
    non sapevo dell'esistenza di un blog parallelo ma so quanto hai sofferto e quanto hai combattuto per rimetterti in carreggiata.
    Sono felice che qualcun'altra si sia servita del tuo blog per " aprire la propria porta" e affrontare il proprio dolore.
    Anche io ho pensato diverse volte di chiudere il blog,però quando leggo alcuni dei miei post mi dico che forse ho ancora qualcosa da trasmettere, sia agli altri che a me stessa e così eccomi qui.
    Ti abbraccio forte

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    1. Betty...carissima..il blog parallelo l'ho tenuto "nascosto" per riversarvi tutto il dolore che qui non volevo riversare. Qui sono un'altra me...e mi piace cosi'.
      Lo so che tu sai...di come e' stata dura, mi parlavi nel segreto ed ora colgo l'occasione per ringraziarti pubblicamente! GRAZIE! :) Vedi, Betty.., tu sottovaluti il potere del tuo blog. Storie positive e non raccontate con ironia , solarita' ed un forte senso della famiglia che traspare dalle tue parole, le foto... credi che non faccia bene tutto questo? ti abbraccio forte! e ti lovvo!

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    2. Dici che anche io sono terapeutica?
      Non mi devi ringraziare,sono felice di saperti mia amica e ancor più felice di esserlo.
      ti lovvo

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    3. Ma che c'avevi dubbi???? :) oh..io preparo gli smalti e gli ombretti per la Giorgia...<3

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  2. Quella frase sulla porta da non chiudere non l'avevo mai letta ne' sentita ma ci trovo tanta verita'. Io scrivo anche post tristi, ma poi non li pubblico mai perche' non so che emozione proverei se qualcuno potesse leggere il mio dolore.

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    1. Stefania.., se vuoi "ridere" l'ho letta su un link di Fb :)))) ma..ero io! Cosi' ho iniziato a scrivere e tutto e' venuto da se'...il titolo ..i post...
      Scrivi anche delle cose tristi..e pubblicale! Vedi che fanno bene ? sono terapia per te e.per altri. ti abbraccio forte!

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  3. E infatti si scrive sì per se stessi, c'è poco da fare, ma comunque si entra poi in un quadro più ampio che non può far che piacere. E sì che così entra la gioia. Scrivere è condivisione, di cose belle e meno belle, ma comunque utili per capirsi.

    Moz-

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    1. Si, Moz...si scrive per se'...gli scrittori, come i cantautori, i poeti i musicisti...sono un po' "egoisti" ....si scrive per arieggiare i pensieri...per tirar fuori il dolore, l'insoddisfazione, un amore perso....ma anche le gioie.., gli amori conquistati...ma il tutto un po' rapportato al "se'" . La condivisione arriva dopo..e secondo me..nasce un po' spontanea...no? :)

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  4. Che bello quando si leggono così...:*

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  5. Bri.., l'ho pensato anch'io quando ho ricevuto le mail. :) Ps non sottovalutare il potere del tuo blog: la tua ironia sottile e a volte pungente ..la adoro! Come il tuo ultimo canonico proosito di non uscire piu' senza trucco, che c'e il Bauer appostato! :D mitica!

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  6. che dire, sono orgoglioso della mia amica annastè, blog-terapeuta per sè e per gli altri
    :)

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Buona camicia a te! ^_^