giovedì 19 dicembre 2024

ALL'IMPROVVISO..LA GUARIGIONE DEL NATALE



Caro Dicembre(  e caro Diario di Bordo) ti ho visto solo ora impegnata com'ero e come sono ancora , nel prendermi cura di me.
Ho visto le luci, sentito il freddo sulla pelle..e sul naso..nemmeno avessi il naso di Cyrano!  
Sei qui...già inoltrato e io ti ho visto solo ora.
La gente è impegnata..corre frenetica, suonano i clacson e gli autobus tardano il loro giro, chiusi nel traffico e nel caos..
Ma davvero solo ora ti vedo Dicembre?  Solo ora noto tutto questo trambusto e mi sembra così inutile? 
Ieri l'altro, passeggiando per le vie del centro cittadino, la mia attenzione è stata catturata da un coro cinguettante sopra un alberello: che magia!!!  
La natura vive la sua dimensione che non è quella frenetica che ti contraddistingue,  Dicembre:
Sono sicura che tu ti rispecchi in quel cinguettìo gioioso piu di ogni altra cosa. 
Quel cinguettìo è Vita, pura e semplice Vita.
Caro Dicembre.. grazie..per me sei sempre il mese delle linee tirate e i punti a capo..quante ne sto tirando prima di chiudere il ciclo! 
Forse è presto per i bilanci o forse no..ma lo sai che per quanto possano risultare negativi io riesco sempre a trovarmi l'insegnamento per crescere un pò di più in questo mio viaggio.
E poi..poi sei il mese in cui il mio decreto di guarigione è risultato veritiero..quindi possiamo un tantino di più. 
Caro 2024 quante salite mi hai riservato!!! Che poi..è solo mia la responsabilità di una delle salite più ardue di questo viaggio..
Difficile...eppure nella difficoltà ho trovato positività: uscita dal fondo..risalendo dal fondo mi sono vista diversa.
Tutto mi scivola, certo non sempre..ma penso che molte volte mi son persa nell'adempiere ciò che gli altri volevano da me...persa nel dare la mia energia a chi non meritava, a cose e situazioni..
Seduta qui, ora..realizzo che tutto è vano..e un correre dietro al vento..che il mio impegno a correre verso quella meta non  mia , correre verso l'amore che pensavo fosse amore...altro non era che il desiderio che non mi apparteneva.
Caro 2024..mi hai insegnato duramente cosa significa guarigione..che non è seguire il verdetto di chi detiene la laurea..ma è puro ascolto di sè.
Sentire..aspettare che il corpo proceda ..perchè lui procede sì..ma se ne frega di ciò che la mente. pensa debba essere.
Il corpo ha i suoi tempi. E va per la sua strada..la strada in cui si preserva.
Spero di averlo immagazzinato questo insegnamento..
Grazie quindi anche a te, 2024.  Avevo dimenticato che la magia esiste..ho vissuto senza di essa..ma lei c'era.  Ero io che non vedevo.
Rimango con queste cosapevolezze..cullata da una buona musica e la mia tisana della sera. 

L'ascolto del corpo è la più alta forma di consapevolezza.
Nicholas Caposiena



giovedì 29 dicembre 2022

IO VOLEVO ESSERE COME LE ALTRE MA AVEVO LE SCARPE STRANE.

Una delle più grandi bugie è stata pensare ad un'umanità intera, uguale nelle scelte,nei gusti, uguale nell'amare e nell'amore. Uguale persino negli obiettivi.
E nell'uguaglianza delle donne, questo cercavano di insegnarmi: che tutte abbiamo un istinto, un grembo da cui attingere forza e decisioni. Io avevo solo la mia forza di volontà e il coraggio.
Volevo essere come le altre e nell'incessante mia ricerca del pezzo mancante , del "guasto"  da  riparare in me, ho accarezzato il mio ventre aspettando risposte.
Io volevo essere come le altre e sentire quel che c'era da sentire e forse per un pò ho sentito..Ma erano altre voci.Non la mia.
La voce della direzione, quella del lavoro per me, quello della vocazione sicura,quella del "prendi te stessa e vai"( si, ma dove? )
Quella che raccontava l'amore e la fusione di due in uno, ma io non le sentivo mie quelle voci.
Cercavo di entrare in una taglia che non mi corrispondeva. E.. come tutte quelle donne che non entrano nei jeans taglia 38 pensavo di essere sbagliata.
Quante voci in me, nella mia testa, per cercare di essere me.  Io  cercavo di essere come le altre, ma poi dentro me qualcosa non si piegava.
Sentivo questa forte, forte spinta a non piegarmi. Addirittura il desiderio che fossero gli altri, per una volta, a piegarsi. 
In questo momento sospeso è tutto questo che son chiamata a osservare e poi ancora capire e scartare o tenere.
Io volevo essere come le altre ma avevo le scarpe strane.
 Anna

mercoledì 21 dicembre 2022

LE COSE BELLE

Le cose belle accadono a tutti. 
Così terminò il suo racconto di un amore che sulla carta aveva tutti i motivi di non esistere. 
Mi sorrise..e il suo viso aveva quell'aria complice..come se sapesse quello che a volte nascondevo anche a me stessa, il non credere.
 In fondo non avevo bisogno che terminasse ancora con: succederà anche a te. I suoi occhi piccoli e vispi nonostante la sua alta età, parlavano da soli.
Eppure...eppure.. se scorro i dati della memoria( cosa che mi riesce benissimo fare) in questo pomeriggio di sole e vento, seduta nel mio angolo di meditazione nel verde..ricordo le cose belle accadute a me. 
E non parlo solo dell'abbraccio caldo e avvolgente di mio padre o il sorriso di mia madre che ride divertita alle mie battute. Parlo di incontri , parlo di vita che accade quando non ci pensi più che possa accadere. 
E allora penso a quel pomeriggio di settembre, troppo caldo per essere un giorno di fine estate.
 Penso a quell'alloggio scelto probabilmemte con cura, penso all'incontro di anime e carne, penso alla tenerezza e la voglia e il silenzio che ne conseguì. 
Penso ad un regalo inaspettato , un fiore di campo raccolto e donato, penso alla tenerezza di scontrini tenuti da parte e conservati e date di incontri perfettamente ricordate.
 Penso ai sorrisi scambiati e allo stare bene che in quel momento non sembrava  così netto..tanto era l'imbarazzo e e tanta la meraviglia. 
Penso..in questo pomeriggio tranquillo..che ogni tanto occorrerebbe contare i nostri momenti belli, tenerli in superficie per renderci conto che belli e felici lo erano eccome. 
Perchè come dice la fatina del mare " le cose belle accadono a tutti. " Ma proprio tutti. 
 
 
A Nadia, la fatina bionda del mare❤


 Anna 

martedì 20 dicembre 2022

PER OGNI FINE C'È UN NUOVO INIZIO ( IL PICCOLO PRINCIPE)

Eccoti mio caro 2022..sei alla battuta d'arresto, mancano pochi giorni e potrai riposare insieme agli altri anni che furono. Che dire..sei stato proprio proprio difficile nei tuoi mesi iniziali. Quanta ansia ed io che non ero affatto centrata in ciò che sono,ho provato tanta fatica. Mi vedo camminare incerta attraverso i tuoi tempi , attraverso divieti . A volte ho provato malinconia, altre rabbia. Alcune volte ho pianto in silenzio. Forse una o due volte ho pregato. 
Io non sono Mai stata sola, anche se la mia percezione è stata quella: di solitudine. 
Eppure Mai ho vacillato. Di questo ringrazio ciò che sono.
Quando è arrivata la fioritura, mi hai riportato colui che ho amato, solo per dare conferma di ciò che avevo deciso. È stata dura, caro 2022. Ne porto ancora i segni, di quella fine.  
Chissà se amerò ancora, mi dicevo. Il cuore era chiuso, anche gli occhi. E i sensi.. Le lacrime no, quelle le ho trattenute  fino a quando un giorno son cadute come goccia di pioggia.
E Dicembre? Mi ha portato il mio arcobaleno. 
Una luce, prima del solstizio..una flebile Lucina che si affaccia dietro quella porta che chiusa non era come credevo. Non so cosa ne sarà, forse nulla, ma una cosa ho visto. I miei confini. Quelli che ho stabilito e che nessuno può oltrepassare. 
Ed ora che stai per salutarmi, voglio ringraziarti. Mi hai fatto vedere ciò che posso essere e voglio essere.  Un tempo fermo è stato per guardare tutte quelle cose che prima mi sfuggivano. 
O semplicemente erano su un piano diverso dal mio. Ora le vedo. Sono come decorazioni di Natale.
Grazie, 2022.  Termina sereno.
Accoglierò il nuovo anno con pace, perchè questo voglio essere. Pace per me e per chi  mi è vicino.
Ciao 2022. Benvenuto 2023. 
A te che passi di qua auguro consapevolezza di ciò che sei: un essere unico !

Anna
La foto è presa dal web