giovedì 21 giugno 2018

IL NONNO CHE "VOLA"

Io me la ricordo mia zia che cacciava via mio nonno da casa.
Il nonno che vola, lo chiamava mio padre. Un modo ironico per trasmetterci il senso del suo stato di padre e nonno assente.  O forse, il suo modo per definire una cosa che gli faceva male. Mio nonno aveva abbandonato la famiglia. Mio padre e le sue sorelle, due. Le mie zie. E una moglie , mia nonna.  Li aveva abbandonati che eran piccini, per un'altra donna , a cui seguirono altri figli. Mio nonno aveva due famiglie. Inutile dire che della prima, si è completamente disinteressato per una vita. Fino all' 'episodio in cui mia zia , la prima figlia di primo letto( ho sempre odiato questa espressione.. E ora la uso! Che strano!) lo cacciò di casa malamente.  Ho una immagine precisa nella mente, forse perché mi ero affacciata alla porta, curiosa..(avevo all'incirca 6anni) , mia zia sull'uscio ,probabilmente imprecava sull'eterna assenza del padre..E mio nonno , con il capo chino, scendeva quelle 66 scale. 3 piani. 3 rampe di 22 scale enormi ognuna.
Di lì a poco mio nonno lasciò questa vita. Ricordo l'annuncio, breve, di questo estraneo ormai "in cielo" e la spartizione della piccola eredità.  Parlavano piano, i grandi, sottovoce la mattina presto, sottovoce dopo questa scomparsa. Ricordo la zia categorica, ferma sulla sua decisione di aver rifiutato il padre che la rifiutò. Quanto male deve aver fatto!  Nessuna lacrima  ricordo sui loro visi. Solo tanta amarezza. E la fermezza che le cose di famiglia restano in famiglia.
Parlava poco di questo nonno, mio padre. Le uniche cose che so, sono che aveva vissuto in Tunisia, parlava l'arabo e il francese e che per un periodo fece il croupier in Svezia. E una foto, in cui appariva magro e scuro. Punto.
Non so perché mi sia tornato in mente il nonno "che vola".Di fatto, non so nemmeno se mi avesse mai abbracciata, in vita sua. Era ed è una figura totalmente remota, in famiglia. So che le ferite che lui ha procurato, hanno fatto molto male al mio papà,  ma pur non avendo mai avuto una figura paterna di riferimento, lui per noi figli è stato il padre per antonomasia. 
Questo  a testimonianza che il ruolo di genitore viene dal cuore, nessun altro può insegnartelo.
Forse, nel profondo, tutto questo vuole solo essere un atto di amore per il mio papà,  che continua ad abitare il mio cuore tutti i giorni. ❤

2 commenti:

  1. Vero, vero... e forse proprio nelle mancanze che lui ha subito, vi ha dato ancora di più...

    Moz-

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    1. Sì, ma non è stata una compensazione. È amore puro.
      Chissà perché ho rispolverato questa storia, nella mia mente..Boh! 😀 Grazie Moz.

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Buona camicia a te! ^_^